Camminando s’Apre Cammino
«Una cosa so: che prima ero cieco e ora ci vedo» (Gv 9, 25)
Autore/i: Paoli Arturo
Editore: Piero Gribaudi Editori
prima edizione.
pp. 376, Torino
A lampi e bagliori, nel suo stile personalissimo, Arturo Paoli ci dà in queste pagine un forte, pungente strumento di critica verso noi stessi, la chiesa, la società attuale: una critica liberatrice e positiva che nasce direttamente dal Vangelo, riletto attraverso un’esperienza di profonda partecipazione alle lotte di liberazione dell’America latina e vissuto con assoluta, appassionata coerenza.
Il regno è possibile, ma solo se visto in un’ottica di concretezza, dalla parte dei poveri e dei piccoli, al di fuori di una cultura ecclesiale sterile e inadeguata e sposando – pur senza assolutizzarli – gli strumenti d’analisi che ci offre il mondo d’oggi.
Il libro ha, in una linea di audace tensione profetica, tre caratteristiche: pur essendo un attacco vigoroso al nostro cristianesimo borghese, non è mai né dogmatico né perentorio; “pur traendo molte argomentazioni dal marxismo, va ben oltre la visione marxista per raggiungere – e a quale profondità – la più radicale ed evangelica «utopia cristiana»; pur essendo un libro «antispiritualista» (nel senso metafisico del termine), è l’opera più intensamente spirituale – nel senso biblico – che sia stata scritta da parecchi anni a questa parte.
Un libro di fede, ma soprattutto di passione; passione per quella «fraternità» cui è chiamata l’umanità intera e che ogni uomo può realizzare proprio a partire da queste pagine, che lo scavano sino al midollo ma lo arricchiscono anche d’una sovrabbondante speranza.
Argomenti: Società, Storia dei Costumi, Storia dei Popoli, Storia del Cristianesimo, Storia del Pensiero, Storia della Chiesa, Storia Moderna e Contemporanea,