Caffè Krane
Interno con figure
Autore/i: Sandel Cora
Editore: Giano Editore
traduzione di Maria Valeria D’Avino, titolo originale: Kranes Konditori.
pp. 232, Milano
Indimenticabile romanzo di conversazione, Caffè Krane, pubblicato nel 1946, è certo il più letto tra i libri di Cora Sandel, scrittrice norvegese di sicura originalità e rara maestria, che si presenta per la prima volta al lettore italiano.
Interno con figure, come recita l’appropriato sottotitolo, sostenuto da una classica unità di tempo e luogo, il romanzo si svolge nella saletta del Caffè di una piccola città, Tromso, situata nel nord della Norvegia. La scena si apre su una donna di mezza età, Katinka Stordal, seduta dinanzi a un bicchiere vuoto nel privé del ritrovo più elegante e moderno della cittadina. È la migliore sarta della zona, e gli abiti di tutte le signore per l’imminente gran ballo si accumulano non finiti nel suo negozio. Ma lei non vuole più saperne, e resta immobile al suo tavolo, presso il quale conoscenti e familiari si alternano in una petulante processione, nel tentativo sempre più comicamente disperato di riportarla alla ragione. Uno sciopero solitario, tenace e silenzioso, quello di Katinka, che nel corso di due pomeriggi tenta di spezzare i legami che la vincolano alla sua esistenza di donna sola e stanca, alla sua immagine pubblica di sarta geniale ma inaffidabile.
Disincanto e compassione compongono l’atteggiamento di Cora Sandel verso gli attori della narrazione; ma la lettura rivela anche la distanza a cui si pone l’autore, data dalla suprema ironia che informa ogni cenno del narratore. Tutto si dispone in un linguaggio di grande precisione e levità, che detta il ritmo da commedia alla vicenda.
Ironia e levità sono gli elementi di spicco di questa mirabile narrazione in interno, caratterizzata da una leggerezza di tocco – ma i segni rimangono, eccome – e da una sapienza di composizione che permettono di collocare Caffè Krane tra i capolavori nel genere; e Cora Sandel fra i maggiori scrittori norvegesi del suo tempo.
Cora Sanrlel, pseudonimo di Sara Fabricius (l880-1974), pubblicò il suo primo libro, Alberte og Jacob, solo nel 1926, a 46 anni. Fino ad allora era vissuta tra Francia e Svezia, interrompendo la sua attività di pittrice per le necessità del matrimonio e della maternità.
Dopo il libro di esordio, primo di una trilogia che le diede fama e successo, pubblicò altri romanzi, tra cui Caffè Krane, e raccolse in volume una serie di racconti di grande originalità stilistica ed espressiva.
Argomenti: Letteratura, Narrativa, Paesi del Nord,