Buddhismo
Il primo millennio
Autore/i: Ikeda Daisaku
Editore: Bompiani
prefazione dell’autore, traduzione di Daniela Sagramoso, in sovraccoperta rovine del Templio di Gandhara in Pakistan.
pp. 160, Milano
Per comprendere la storia delle origini del buddhismo occorre tenere conto sia dello spirito del suo fondatore sia dell’assommarsi di fatti e teorie. Le popolazioni dell’India non tenevano precisi resoconti storici, e Buddha stesso, al pari di altre grandi personalità religiose, non ha lasciato scritti. Manca cioè il materiale che sarebbe oggi di grande interesse e valore per gli studiosi.
Uno sforzo notevole per compilare il Canone buddhista si ebbe non molto tempo dopo la morte del Buddha, durante quello che ha preso il nome di Primo concilio. Sorsero in seguito differenti interpretazioni e scismi tra la comunità monastica e quella laica. Tuttavia il buddhismo è sopravvissuto e si è sviluppato. È entrato in contatto con l’Occidente mentre questo era sotto l’influenza della cultura greca e si è diffuso nell’Asia sud-orientale, in Cina, Corea e Giappone. Ciò si deve all’apporto determinante di alcune personalità eccezionali quali il re indiano Ashoka e il re-filosofo greco Menandro, oltre a monaci e zelatori laici come Vimalakirti, Nagarjuna e Vasubandhu. In tutto il processo di evoluzione troviamo, naturalmente, la legge del Dharma e le funzioni della vita universale.
L’autore ricostruisce gli eventi del passato con grande perspicacia, riuscendo a mettere in luce i motivi fondamentali che hanno consentito al buddhismo di affermarsi fra le più importanti religioni del mondo e l’importanza degli insegnamenti e dello spirito del Buddha, non solo nei confronti della società indiana del suo tempo, ma anche per gli uomini del mondo contemporaneo.
Daisaku Ikeda è nato a Tokyo nel 1928. Nel 1960 è succeduto a Toda nella presidenza della Soka Gakkai, un’organizzazione buddhista laica per lo sviluppo dell’educazione, della cultura e della pace che conta dieci milioni di membri in Giappone e mezzo milione nel resto del mondo.
Dal 1975 è presidente della Soka Gakkai International e nel 1983 ha ricevuto il premio delle Nazioni Unite per la Pace. Ha fondato organizzazioni culturali quali il Fuji Art Museum e la Min-on Concert Association nonché l’università Soka e le scuole ad essa collegate. Per favorire gli scambi culturali e la pace nel mondo, ha visitato trentasette paesi incontrando leaders politici e uomini di cultura. La sua produzione ammonta a più di quaranta titoli in giapponese. Tra le opere tradotte in varie lingue vi sono: The Human Revolution; Songs from My Heart; On the Japanese Classics; A Lasting Peace; The Living Buddha (La Vita del Buddha, Milano, Bompiani 1986); Life: an Enigma, a Precious Jewel; Choose Life (con Arnold Toynbee); Before it is too Late (con Aurelio Peccei) (Campanello d’allarme per il XXI secolo, Milano, Bompiani 1985); Human Values in a Changing World (con Bryan Wilson).
Argomenti: Buddhismo, Storia, Storia delle Religioni,