Breve Storia del Mondo
Titolo originale: A Short History of the World
Autore/i: Wells Herbert George
Editore: Sansoni Editore
prefazione dell’autore, traduzione di F. E. Lorizio interamente riveduta e ampliata, in sopraccoperta: Particolare della Creazione del mondo, dalla Bibbia di Wittenberg, 1534.
pp. 392, XXXII tavole b/n f.t., Firenze
L’inglese Erberto Giorgio Wels (1866-1946), autore famoso di romanzi di fantascienza in cui la trovata scientifica s’intreccia, oltre che con l’azione romanzesca, anche con la critica dei difetti della società contemporanea, e di saggi critico-sociali, è uno scrittore che non ha certo bisogno di essere presentato al pubblico italiano. Basterà dire perciò che questa sua Breve storia del mondo risponde alle stesse caratteristiche a cui si ispira tutta la sua opera. Essa è infatti concepita nella forma di una piana esposizione destinata a soddisfare ai bisogni di un comune lettore desideroso di rinfrescare o di aggiornare i suoi concetti sbiaditi o frammentari sulla grande avventura dell’umanità con la guida di uno schizzo panoramico che lo aiuti a rintracciare le tappe fondamentali di questa vicenda dalle origini della vita sul nostro pianeta fino allo sconvolgimento della seconda guerra mondiale.
Il libro, secondo l’espressa intenzione dell’autore, è fatto per esser letto di seguito, quasi come un romanzo, e dà, nel modo più generale possibile, un ragguaglio delle nostre attuali conoscenze storiche sfrondate da ogni ulteriore complicazione ed elaborazione, limitandosi a fornire quella visione d’insieme che rappresenta lo scheletro indispensabile per qualunque studio più dettagliato.
La sintesi che ne risulta presenta caratteristiche originali, una insolita angolazione, basata in particolare sui forti interessi dello Wells per le scienze biologiche, che dovrebbe riuscire particolarmente attraente per chiunque ricerchi nella storia non soltanto la soddisfazione di particolari curiosità ma soprattutto una risposta agli innumerevoli interrogativi che il passato e il presente continuamente ci propongono. La fede nella scienza e nel progresso, eredità ottocentesca di cui Wells torna qui a ribadire la validità, costituisce infine il filo conduttore di tutta l’opera e, nonostante le pessimistiche conclusioni, dettate dalla drammaticità dello scenario di un’Europa distrutta dalla guerra in mezzo a cui si concluse la vita dell’autore, la suggestione più forte che emana dalle pagine del libro è quella di un giovanile, vitale entusiasmo che ha conservato intatto il suo fresco sapore ancora a distanza di parecchi anni dalla prima apparizione del volume.
Argomenti: Libri vari,