Bhagavad Gītā – Dall’Antico Poema Indiano Mahābhārata la Lotta Spirituale per Raggiungere la Vera Libertà
Titolo originale: Bhagavad Gītā
Autore/i: Shri Purohit Swami
Editore: Armenia Editore
nota dell’editore, traduzione di Roberto Sorgo.
pp. 144, Milano
La Bhagavad Gītā, o Canto del Beato, è il testo sacro più venerato di tutta l’ India, inserito nel poema epico Mahābhārata, composto fra V secolo a.C. e I secolo d.C.
In diciotto canti, narra la storia del dio Krishna il quale, trasformatosi in cocchiere dell’eroe Arjuna, svela a questi le grandi verità sul pensiero e l’azione umana.
Anche al moderno lettore occidentale il sacro poema insegna il valore della lotta Spirituale, spiegando che solo nell’azione determinata € consapevole risiede la vera libertà.
Nota dell’editore
«La traduzione della Bhagavad Gītā a cura di Shri Purohit Swami venne pubblicata per la prima volta nel 1935 con il titolo The Geeta: the Gospel of Lord Shri Krishna (La Gita: il Vangelo del Beato Signore Krishna). Questa edizione si basa su una versione leggermente riveduta del testo, nella quale si è tentato di ridurre la quantità di maiuscole e, dove possibile, sostituire nomi e pronomi maschili con termini più generici.»
La presente versione italiana si basa sulla traduzione inglese dell’antico testo indiano di Shri Purohit Swami, venerato maestro e monaco indù, amico del grande poeta irlandese William Butler Yeats.
Argomenti: Dottrina, India, Poemi, Religione, Religioni Orientali,