Bambini Infiniti
Storie di campioni che hanno giocato con la vita
Autore/i: Audisio Emanuela
Editore: Arnoldo Mondadori Editore
prima edizione, in copertina: Diego Armando Maradona con la maglia del Boca Juniors, 1980-81, in quarta di copertina: Emanuela Audisio con Roberto Baggio.
pp. 220, Milano
«Ho mangiato un gelato con Tyson, a casa sua a Las Vegas. I vicini si lamentavano delle tigri in giardino. A Buenos Aires ho visto Maradona giocare la sua ultima partita nello stadio del Boca, dire addio a 353 gol, solo 6 con il destro. Non so quali infiniti cercassero tutte queste persone. Non so nemmeno se Leopardi sia stato sincero. So che ogni volta allo stadio, prima che qualcuno si butti o scatti o entri in campo, proprio l’attimo prima che tutto cominci, è come se fosse la prima volta. Come se tutto dovesse ancora capitare. E fosse un purissimo gioco da bambini infiniti.»
Niente come lo sport rivela in un attimo a noi stessi e agli altri chi siamo. Emanuela Audisio, inviato speciale della “Repubblica”, segue da oltre vent’anni le imprese atletiche e la vita spesso sregolata dei grandi campioni. E dalla sua posizione di osservatrice privilegiata ne racconta il lato umano, le debolezze, i trionfi e le sconfitte, la popolarità e la vergogna. Mike Tyson, Nadia Comaneci, Mohammed Ali, Carlos Monzon, Tommie Smith, Ben Johnson, Greg Louganis: talenti eccezionali che hanno giocato con le proprie vite, che attraverso lo sport hanno tentato di condurre un’esistenza migliore, per uscire dalla fame, dalla miseria, dalla timidezza, da un disagio fisico, psicologico, sociale. Hanno cercato di guarire una ferita nelle proprie storie personali, di mettere a tacere un senso di inadeguatezza incolmabile. C’è chi ha saputo cavalcare il successo con leggerezza, c’è chi è naufragato sotto il suo peso. Emanuela Audisio ripercorre il processo a O.J. Simpson, ricorda il giorno in cui Bjorn Borg tenta di suicidarsi e l’ultima partita di Maradona, quando il numero dieci più famoso del mondo piangendo urla: “Io sono sporco, ma il calcio è pulito”. Ci racconta i funerali di Ayrton Senna, con una città, San Paolo, che in silenzio accompagna l’ultimo viaggio del più grande dei suoi figli; la vita di Magic Johnson dopo il contagio, primo sportivo famoso a risultare sieropositivo; il faccia a faccia con Roberto Baggio, che a Pasadena ha appena sbagliato il rigore; il suo incontro con Socrates, il calciatore brasiliano politicamente impegnato, lettore di Gramsci; e, ancora, il giorno del ritiro dai campi d’atletica di Carl Lewis, il figlio del vento, che ha spogliato lo sport da ogni traccia di sudore e bestialità e lo ha rivestito di eleganza e snobismo. Storie di divinità grandiose e infantili, di bambini infiniti, incapaci di vivere la vita di tutti. Di uomini e donne esaltati e allo stesso tempo rovinati da un talento straordinario.
Emanuela Audisio è nata a Roma nel 1953 e ha vissuto per lungo tempo all’estero. È inviato speciale della «Repubblica». È stata la prima giornalista italiana a seguire con continuità i giochi olimpici, le Coppe del mondo di calcio, i mondiali di boxe, di atletica, di ciclismo, di basket.
Argomenti: Bambini, Storia dei Costumi, Storie di Vita,