Babette’s Feast di Karen Blixen nella Traduzione di Karen Blixen – Babettes Gaestebud – Il Pranzo di Babette
Autore/i: Blixen Karen
Editore: Giulio Einaudi Editore
a cura di Anna Maria Segala, traduzione danese di Karen Blixen, versione italiana di Paola Ojetti, collana: Scrittori tradotti da scrittori.
pp. 188, Torino
Nata a Copenhagen nel 1885, cresciuta in un ambiente intellettuale, e con una nonna materna di parziale origine anglo-sassone, Karen Blixen compose la maggior parte dei suoi racconti in inglese, per poi tradurli nella propria madrelingua, ossia il danese. Quasi tutti i suoi testi vivranno dunque di una doppia vita, nell’impatto con due diverse aree culturali. Esempio tra i più chiari di tale procedimento metamorfico è appunto uno dei suoi capolavori, Il pranzo di Babette, che nelle sue due versioni testimonia di un problematico pendolarismo stilistico e letterario.
Già Beckett aveva parlato in termini sofferti degli spazi desolati e inospitali dell’auto traduzione. Segnata a sua volta dal bisogno di spogliarsi della primitiva identità linguistica per liberarsi da costrizioni profonde, la Blixen si trova a condividere con lo scrittore irlandese una sorta di coazione a tradurre le proprie opere vita natural durante. Oscillerà anche lei tra due lingue, spiega Anna Maria Segala nel saggio che accompagna questo volume, «come a dover pagare un esoso pedaggio per rientrare ad occhi aperti in una zona da cui era uscita bendata».
Argomenti: Letteratura, Letteratura Inglese, Narrativa,