Atlante Ideologico
Autore/i: Ronchey Alberto
Editore: Garzanti Editore
pp. 376, Milano
Vent’anni di viaggi e ricerche, sette anni di successivi riepiloghi su culture e società e personaggi distanti fra loro hanno consentito all’autore di questo libro, che è uno dei più autorevoli giornalisti politici italiani, di tracciare una cronistoria visiva e «aperta», una mappa organica dei programmi e delle utopie del nostro tempo. Fra idee generali e realtà particolari, visioni dottrinarie ed esperienza quotidiana, imperativi dettati dall’alto e «duri fatti» che premono dal basso, il confronto è sempre aspro e multiforme. Nella nostra epoca lo esaspera il moltiplicarsi delle possibilità produttive e riproduttive dell’umanità da un lato, dei mezzi di comunicazione e diffusione delle idee dall’altro : ogni precetto ideologico si propaga e si scontra ben presto con la realtà oggettiva d’un mondo ove nelle aree più progredite cresce continuamente la disponibilità di beni e di servizi, mentre in quelle più arretrate cresce con ritmo preoccupante il numero degli esseri umani in lotta per la pura sopravvivenza. Oggetto della scienza politica sono gli uomini. Ma è difficile per gli uomini essere scienziati di se stessi : troppi sentimenti, speranze, utopie inceppano il meccanismo del loro argomentare. Più d’ogni altra, la scienza politica stenta a percorrere il cammino che deve portarla dallo stadio teologico a quello positivo attraverso quello metafisico. Eppure fin dal ’500, in Italia, Machiavelli era diventato scienziato dell’azione umana, insegnando quel che gli uomini fanno e non quello che dovrebbero fare, e su questo fondando l’autonomia della scienza politica. La lezione è stata progressivamente dimenticata per tre secoli; riaffiora necessariamente oggi che gli uomini sono troppo numerosi, la loro vita è troppo complessa e la loro tecnica troppo potente perché possano governarsi in modo artigianale. Morte dell’ideologia?
Argomenti: Libri vari,