Astrologia Giapponese – Estratto da l’Atsume Gusa
Autore/i: Autori vari
Editore: Alkaest
prefazione dell’editore, traduzione di Antelmo Severini.
pp. 186, numerose tavole in bianco e nero fuori testo, Genova
«Il testo che presentiamo è la raccolta di tre libri giapponesi dei quali il primo, che ha per autore un “Venerando Vecchio” (okina) chiamato Sai-ka, ha per titolo Yei-tai nen-tai-ki, cioè Cronologia Perpetua. Il secondo è un dizionario intitolato Faya-fiki yei-tai setu-you-siu, in cui si tratta anche di astrologia; dal terzo, di contenuto vario fra cui alcuni spunti sull’astrologia, sono stati tradotti solo pochi argomenti, anche perché lo stesso manca sia di precise indicazioni circa anno di stesura quanto dello stesso titolo.
I luoghi tradotti dal primo sono indicati nella versione coi soli numeri del foglio (r. o v. ovvero recto o verso) e della linea ove nel testo iniziano: questi numeri sono chiusi entro parentesi quadre. I luoghi tradotti dal dizionario sono anch’essi indicati da cifre alle quali è stata anteposta l’indicazione “Diz.”.
Quanto ricavato dal terzo testo è indicato esclusivamente in nota oppure trovasi racchiuso in parentesi quadre.
Come il lettore avrà subito occasione di notare questo non è un testo attraverso il quale chi si dedica all’astrologia potrà ricavare indicazioni utili alla stesura di orogrammi o potrà accingersi a formulare predizioni per il futuro, cosa di indubbia attualità ma certamente di discutibile validità operativa. Questo lo affermiamo non in quanto riteniamo l’astrologia “aberrazione della scienza umana” – come cita lo stesso traduttore nella prefazione al proprio lavoro – bensì perché crediamo che ben poco si intenda, oggi, di questa antica scienza, di origini caldee ed egizie e così comune a tutti i popoli (e quanto tradotto dall’Atsume Gusa lo conferma), i cui postulati non si basavano certo su influssi più o meno magnetici di stelle o pianeti.
Gli antichi, infatti, affermavano che l’astrologia era da intendersi come “astron legere”, osservare i corpi celesti e, attraverso di essi, indagare nell’astrale, ovvero la dimensione occulta della psiche umana.
Vale perciò presentare questo testo così come è stato tradotto, fedelmente, sulla base delle espressioni linguistiche e delle accezioni comuni dei kanji (ideogrammi) giapponesi, tralasciando qualsiasi riferimento con le interpretazioni della moderna astrologia e tantomeno corredandolo di un contorno operativo che ne avrebbe travisato i significati e confuso le non poche assonanze con l’astrologia occidentale.
Il tutto seguendo la linea della nostra Casa Editrice che antepone la qualità alla quantità.» (Dalla prefazione dell’editore)
Argomenti: Astrologia, Cultura Giapponese, Giappone, Orientalistica, Oriente,