Arte Egea
Autore/i: Demargne Pierre
Editore: Rizzoli
introduzione dell’autore, traduzione dal francese di Giulia Veronesi.
pp. 456, riccamente ill. b/n, Milano
Un secolo è trascorso da quando Heinrich Schliemann, sulle orme dei poemi omerici, scopriva a Troia le sette città sovrapposte, e a Micene gli scheletri rivestiti d’oro degli Atridi: da allora gli scavi si sono moltiplicati in tutto il mondo mediterraneo, portando alla luce un immenso patrimonio culturale. Gli archeologi si sono trovati davanti all’arduo compito di classificare, datare, collegare i reperti, individuare le origini e le ramificazioni delle varie civiltà, servendosi di metodi d’indagine sempre più raffinati. Lo studio di Pierre Demargne è un resoconto sintetico e preciso dei risultati raggiunti e dei problemi ancora aperti, e costituisce, allo stesso tempo, una storia dell’arte egea che mira a illuminare i rapporti fra la civiltà artistica preellenica e greco-arcaica e le altre civiltà dell’Oriente, dei Balcani, dell’Occidente, spingendosi fin quasi alle soglie dell’età classica, per meglio intendere il passaggio – assai controverso e complesso – dal II al I millennio, dopo le invasioni doriche.
La fase della storia greca che va dal 1200 circa al 750, quando il Mediterraneo viene sconvolto da invasioni e migrazioni, e una delle più oscure del mondo antico, in cui tutte le tradizioni e le tecniche minoiche e micenee sembrano perdersi. Tuttavia i rapporti con l’Oriente non verranno mai meno, e contribuiranno al sorgere del‘l’arcaismo, le cui manifestazioni artistiche – un tempo subordinate a quelle del periodo classico – sono ora riconosciute in tutto il loro valore creativo.
Argomenti: Antica Grecia, Antiche Civiltà, Arte, Cultura, Società, Storia, Storia dell'Arte,