Arte e Magia a Siena

Autore/i: Bussagli Mario

Editore: Società Editrice Il Mulino

prefazione di Franco Cardini, premessa dell’autore.

pp. 184, Bologna

Nella sua indagine appassionata sulla cultura e la mentalità senesi, l’Autore focalizza la propria attenzione sulla fitta rete di rimandi simbolici, spirituali, mistici di cui sono intessuti non solo le opere artistiche, ma anche lo stesso assetto urbanistico e spaziale della città, mettendoci in contatto con quella che potremmo chiamare la vita interiore di Siena, uno «spirito del luogo» che le ha consentito di mantenere nei secoli una fortissima specificità e che la accomuna ai grandi centri sacri dell’Asia, come le città-tempio indiane o la città proibita dei cinesi. Muovendo da una conoscenza profondissima sia della storia dell’arte toscana, sia della cultura orientale e della tradizione esoterica, l’Autore percorre le strutture simboliche su cui poggiano la pittura, la scultura e l’architettura senesi, nell’intento di definire le forme di sacralità che si esprimono nelle diverse realizzazioni artistiche. Viene poi delineato il problema della magia e delle sue connessioni con il pensiero religioso: una contaminazione già presente nella matrice etrusco-romana. Sono quindi ricostruite, con ricchezza di riferimenti storici, archeologici, antropologici e mitologici le origini della città e del popolo senesi fino all’epoca romana e medioevale. Sullo sfondo di leggende e tradizioni prende così forma la storia culturale dei legami che lungo i secoli videro intrecciarsi a Siena, in una trama affascinante quanto ambigua, dimensione sacra e dimensione profana, divino e demoniaco, magia e scienza.

Mario Bussagli, recentemente scomparso, ha insegnato a lungo nell’Università di Roma. E stato uno dei maggiori esperti di arte e civiltà dell’India e dell’Asia centrale e dei rapporti tra cultura orientale e occidentale. Tra le sue numerose pubblicazioni ricordiamo: «Architettura orientale» (1981), «L’arte del Gandhara» in «Storia universale dell’arte» (1984), «Culture e civiltà dell’Asia centrale» (1985) e «Attila» (1986).

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