Arrivederci a Soho
Titolo originale: Adrift in Soho
Autore/i: Wilson Colin
Editore: Lerici Editori
prologo dell’autore, traduzione dall’inglese di Adriana Dell’Orto.
pp. 248, Milano
Un uomo cerca la “libertà”. Poiché le vie per arrivarci sono infinite e nessuno sa quale sia quella giusta, l’uomo ne percorre molte, compiendo le più svariate esperienze di vita. Egli passa attraverso un mondo inquietante come pochi altri, il mondo di Soho, il famoso quartiere di Londra che qui assurge a simbolo del caos e delle contraddizioni della nostra civiltà. Ci passa con la lucidità intellettuale e la predisposizione alla sofferenza di chi, essendo artista (il protagonista è scrittore) è particolarmente sensibile alle esperienze. Ne risulta un affresco potente di una realtà ben precisa dove sesso, politica, filosofia, lotta per la vita, tutto si mescola e viene restituito con la stessa violenza che quelle cose imprimono alla realtà. Al lettore non sarà difficile cogliere nelle reazioni del protagonista alcuni atteggiamenti tipici delle nuove generazioni “arrabbiate”.
Wilson, com’è noto, è un caposcuola degli angry men inglesi. Ma egli è anche scrittore di larghe aperture e di solida cultura (lo ha dimostrato ampiamente nel saggio Lo Straniero) per cui il romanzo è molto più di una espressione limitata a una generica protesta beat. È un’opera d’impegno e di rottura, destinata a ripetere il successo di Riti notturni, uno dei primi libri di Colin Wilson pubblicato in questa stessa collana e accolto con grande favore dal pubblico e dalla critica.
Argomenti: Esistenza, Letteratura, Luoghi Sacri Magici Misteriosi, Ricerca Interiore, Simbologia, Sofferenza, Viaggio,