Armand
Titolo originale: Armand
Autore/i: Bove Emmanuel
Editore: Casa Editrice Marietti
prima edizione, traduzione, postfazione e cura di Carlo Alberto Bonadies, in copertina: A. Modigliani, Paul Guillaume seduto, particolare.
pp. 120, Genova
Al momento del confronto, drammatico e finale, con l’amante che lo mantiene e che lo sta per lasciare, Armand soffre di due minimi e successivi deliri della percezione: dapprima il suo sguardo esclude la donna per fissarsi con allucinata precisione sui particolari della stanza, poi con esclusione inversa, si concentra sul viso di lei, non nell’insieme, ma ancora nei «particolari più minuti». Attraverso la disarticolazione del dettaglio esistenziale e quotidiano, Emmanuel Bove trasforma la disavventura di un gigolò nella storia di un’abiezione, nella cronaca crudele perché precisa della caduta. […] Ogni personaggio si muove come all’interno di un’immagine ed assume significato più da un gesto o da un movimento che da un’azione o da una parola. Ogni cosa viene osservata dal protagonista che registra l’evento del proprio disastro con l’attenzione di un detective dell’annientamento, inesorabilmente condotto a puntare l’indice su se stesso.[…]
Emmanuel Bove (1898-1945) nasce da padre russo e madre lussemburghese. Dopo un’infanzia tormentata dalla precaria stabilità della famiglia, fa diversi mestieri: autista di taxi e di tram, ragazzo di caffè, operaio Renault, poi giornalista e scrittore di romanzi popolari con lo pseudonimo di Jean Vallois.[…] Vive a Parigi, con lunghi soggiorni in Austria e Inghilterra. Autore – senza contare gli inediti – di una trentina di libri che costituiscono una sorta di particolarissima Comédie humaine, nel 1924 conosce il successo con la pubblicazione di Mes amis. A lungo dimenticato dalla critica, la casa editrice Flammarion ne ha fatto una delle sue più significative riscoperte. Armand, pubblicato nel 1926 è stata la sua prima opera tradotta in italiano.
Argomenti: Letteratura, Romanzo,