Apparizioni delle Fate
Fotografie originali autentiche di Fate
Autore/i: Gardner Edward L.
Editore: Editrice Libraria Sirio
introduzione di E. B., prefazione dell’autore, traduzione dall’inglese di Aurelio Scrimali sulla seconda edizione originale.
pp. 54, 5 foto b/n f.t., Trieste
Dall’introduzione di E. B.:
«Le tradizioni popolari di tutto il mondo affermano l’esistenza degli spiriti di natura che occasionalmente vengono veduti dagli uomini e vi sono migliaia di persone che sarebbero disposte a giurare d’aver veduto con i propri occhi spiriti di varia forma e natura. Tali tradizioni parlano di fate, gnomi, silfi, salamandre, ondine, elfi, coboldi, sirene, geni, nani, deva, ecc. benevoli alcuni ed altri ostili all’uomo.
Le pagine seguenti costituiscono una documentazione fotografica definitiva sull’esistenza di tali ordini di spiriti di natura, che in condizioni normali non sono percepiti dall’uomo.
La realizzazione di queste riprese si deve alla fortunata presenza di due ragazzine inglesi veggenti, in un’amena valletta dello Yorkshire (Cottingley-Bradford) con l’aiuto di una macchina fotografica (Midg.) e la oculata vigilanza del celebre scrittore Sir Arthur Conan Doyle e di Edward L. Gardner, affiancati dal perito fotografico Snelling e dai periti della «Kodak», che garantiscono per l’autenticità delle riprese.
La letteratura è zeppa di accenni precisi sull’esistenza degli spiriti di natura. Tutti ricordano la graziosa descrizione datane dal medico svedese dott. Axel Munthe nel suo libro autobiografico» «San Michele», là dove parla del suo incontro con uno gnomo durante una gita in Lapponia. Il vescovo Mons. C. W. Leadbeater dedica un lungo capitolo della sua monumentale opera agli spiriti di natura (cfr. «Lato nascosto delle cose», parte 1, cap. V). Egli precisa che di spiriti di natura, di evoluzione parallela a quella umana, ve ne sono innumerevoli razze, tipiche per ogni regione e per ogni elemento in cui vivono, le quali esercitano un’influenza notevole sugli altri regni della natura. Trattasi per lo più di organismi fisici di varia grandezza, che va da pochi millimetri alla grandezza della statura umana, con funzioni biologiche. Anche la loro intelligenza varia da quella degli animali a quella superumana.
L’uomo può, affinando i suoi sensi e le sue emozioni, entrare in comunicazione con loro ed ottenere dei servigi, ma può anche restarne succubo per le malìe che possono esercitare.
H. P. Blavatsky, particolarmente nell’«Iside Svelata» (Vol. I., cap. VII) ne parla diffusamente e spiega come i maghi ed i fachiri operano i loro prodigi con l’aiuto di questi spiriti che la religione scambia per angeli o diavoli a seconda dei loro sentimenti verso l’uomo.
Le apparizioni degli spiriti di natura avvengono più facilmente ai bambini e alle persone che hanno conservato una certa comunicativa sentimentale con la natura.[…]»
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