Ape Regina – Allevamento e Spedizione di Api Regine Selezionate
Allevamento familiare – Allevamento industriale o per commercio
Autore/i: Malagola Gaetano
Editore: Editore Ulrico Hoepli
prefazione e introduzione dell’autore.
pp. XIII-106, 39 figure, Milano
«Tre elementi di successo in allevamento api-regine sono il calore, il nutrimento, la forte popolazione.
Per nutrire senza inconvenienti (rovesciamento del liquido e conseguente saccheggio, raffreddamento del nido, irritazione della famiglia d’api, ecc.) occorre livello delle arnie e nutritori adatti. Vi si aggiunge pure, per il successo, la sciamatura artificiale, per l’incremento dell’apiario, che si ottiene col rinnovamento delle regine, procurato dalla sciamatura.
Per ottenere in allevamento conservazione del calore interno, occorrono nei Paesi freddi, come l’Emilia, arnie adatte, cioè strette e alte, perché il freddo esterno non danneggi il caldo interno, tendente a salire, dal momento che la porticina rimane sempre aperta, più o meno, anche durante i ritorni di guasto di tempo, con abbassamento per es. di 15 gradi nel mese di Agosto.
Nel Sud si può adottare l’arnia Dadant-Blatt anche per l’allevamento, con meno gravi conseguenze.
Nella zona emiliano-romagnola sono avvenute vere e proprie stragi, dovute alle operaie, che, incapaci di mantenere il calore necessario per continuare l’allevamento, uccisero le future regine, in conseguenza di repentino cambio di temperatura.
Il compianto maestro Enrico Penna rilevava sovente che le sue arnie tipo Sartori (ridotte apribili dall’alto), strette, a tre piani, sempre anticipavano l’inizio della nuova campagna d’allevamento e salvavano le celle reali dai ritorni di climi pressoché invernali.[…]»
Argomenti: Apicoltura, Studio Pratica e Ricerca,