Antichi Imperi d’Oriente

Autore/i: Moscati Sabatino

Editore: Fratelli Melita Editori

prefazione dell’autore.

pp. 328, 32 tavv. b/n f.t., La Spezia

Dalla prefazione dell’autore:
“Questo libro è un’indagine sugli elementi essenziali e caratteristici delle civiltà che fiorirono nel Vicino Oriente antico, dalla valle del Nilo all’altipiano iranico, dall’inizio della storia alla conquista di Alessandro Magno. L’indagine muove dalla definizione dell’area, nei suoi limiti e nei suoi caratteri; s’irradia quindi ai singoli popoli, con l’attenzione sempre intesa ai riferimenti ed ai raffronti; fa infine convergere i risultati molteplici in quel quadro d’assieme che dà loro fondamento e consequenzialità. Non storia politica, dunque, né esposizione di cultura, né sommario dell’una o dell’altra: per il che rimando ai libri relativi. Ma delineazione di fondamenti e di caratteri, nei quali la materia s’inserisce a mo’ di esempio, senza intento di completezza. Perciò non storia, ma lineamenti storici; non religione, ma Struttura religiosa; non letteratura, ma generi letterari; non arte, ma tipi artistici. Di una tale impostazione della materia, finora, non ho trovato precedenti; ed anzi, la stessa individualità del Vicino Oriente antico come area di cultura – nello spazio, nel tempo, nei caratteri – m’è parsa più acriticamente presupposta che perseguita e rivolta come problema.
Una lunga elaborazione sta alla base del libro, Nel 1955, ne segna l’inizio un corso di conversazioni sulle civiltà dell’antico Oriente richiestomi dal programma culturale della Radio Italiana: corso con il quale la materia esce in Italia dalla ristretta cerchia degli specialisti per raggiungere il mondo della generale cultura. Alle conversazioni fa seguito un libro, pubblicato nel 1956 dalle Edizioni Radio Italiana sotto il titolo Il profilo dell’Oriente mediterraneo. Il titolo spiega bene la prospettiva unitaria che condiziona l’opera e ne costituisce, almeno nelle intenzioni, il maggiore motivo di originalità. Va aggiunto che il libro ha fortuna: lo mostrano le edizioni Straniere, inglese nel 1960, tedesca nel 1962, francese nel 1963.[…]”

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