Al Capone – La Vita e il Mondo del Re dei Gangster
Titolo originale: Al Capone
Autore/i: Kobler John
Editore: Arnoldo Mondadori Editore
prima edizione, traduzione di Lia Volpatti.
pp. 528, 42 illustrazioni b/n fuori testo, Milano
Al Capone: il manager della malavita, il primo gangster che agì con mentalità da businessman, in una società ad alto sviluppo industriale. Come fu possibile la spettacolare ascesa del piccolo teppista di New York che, trasferitosi a Chicago, diventò in breve tempo il braccio destro e poi il concorrente dei più temuti notabili della malavita locale, e infine il «pericolo pubblico numero uno», capo indiscusso di una corporation del crimine che stendeva i suoi tentacoli su tutta la nazione? In questa straordinaria rievocazione biografica, John Kobler risponde all’interrogativo tracciando innanzi tutto un quadro del tumultuoso scenario urbano degli Stati Uniti negli anni Venti, un paese dove s’intrecciavano ed esplodevano, con intensità fino allora sconosciuta, gli elementi di una travolgente e contraddittoria trasformazione economica: sconcertanti fenomeni di mobilità sociale, ricchezze improvvise e improvvisate, enorme allargamento dell’area dei consumi accompagnato da scarse possibilità d’acquisto per vasti strati della popolazione, rapida e incontrollata crescita delle metropoli, legami tenebrosi tra affarismo, amministrazione pubblica, potere politico e un equivoco mondo ai margini della legge. Tra un ambiente sociale e un costume politico che, con le loro debolezze e imperfezioni, consentono larghe possibilità d’iniziativa criminale, Al Capone trova tanto spazio da incarnare il simbolo del delitto organizzato. Seguendolo passo passo nella sua singolare scalata sociale, il libro di Kobler disegna un penetrante ritratto di un uomo e di una società: l’inquieta protervia del «re dei gangster» e la corrotta inefficienza della macchina della giustizia; il torvo clan di «gorilla» che lo proteggeva fisicamente e gli avvocati della malavita che rendevano giuridicamente inattaccabile la sua brutale intraprendenza; il suo vanitoso comportamento mondano e le celebrità dello sport, del cinema e del teatro che lo compiacevano; la rete d’influenze e di omertà, ottenute e conservate con la violenza, di é cui il «pericolo pubblico numero uno» disponeva e i vantaggi che ne traevano gli uomini dell’alta finanza e della politica che si onoravano della sua amicizia. È l’immagine di un potente quella che emerge dagli annali della delinquenza nordamericana ripercorsi da Kobler, e la storia della sua vita getta luce su come si articola il potere (criminale) in una società di grandi masse.
Studioso di storia della criminalità, John Kobler è uno dei più quotati «crime reporter» degli Stati Uniti. Vive a New York e ha anche scritto una biografia di Henry Luce.
Argomenti: Malavita, Racconti, Storie di Vita,